Il Museo Archeologico del Pellegrino nasce a Campagnano di Roma, tappa della Via Francigena.
Attraverso i reperti archeologici racconta storie del territorio, un incontro tra la Comunità di oggi e di ieri, tra la strada e il pellegrino.
Campagnano è un borgo millenario sorto a una giornata di viaggio da Roma nel medioevo centrale, per raccogliere la popolazione rurale spaventata dalle incursioni e razzie Saracene.
Deriva il suo nome da Benedicto Campaninus, importante notabile romano del X secolo fondatore anche del Monastero Romano dei SS. Cosma e Damiano.
Visitando il borgo sono evidenti le tracce del castello medievale dei tempi del potente Cardinale Riccardo Annibaldi, dell’urbanistica e delle chiese rinascimentali legate alla Famiglia e al Ducato degli Orsini, e dei fasti barocchi e moderni del Principato dei Chigi e degli influenti Venturi.
Ma il territorio ha restituito tracce molto più antiche, dall’età del Bronzo al periodo etrusco, dagli insediamenti e strade Romane ad importanti vicende tardo antiche e altomedievali, tra cui il Martirio di S. Alessandro, all’inizio del III secolo.
Il Vescovo venne condotto presso le fornaci dell’impianto termale della Mansio di Baccano per essere arso vivo, ma ne uscì indenne, prima del supplizio per decapitazione.
Sulla sua tomba poi Papa Damaso alla fine del IV secolo eresse una basilica, ancora nei pressi della Via Cassia, che fu meta di pellegrinaggi fino all’anno mille.
Ci si fermò anche Sigerico nel 990, nel suo viaggio di ritorno da Roma a Canterbury, verso la sua nuova sede Arcivescovile: fu lui a trascrivere per primo le 79 tappe del suo percorso, che oggi sono state recuperate per l’istituzione del tracciato devozionale e turistico della Via Francigena.
Il Comune di Campagnano di Roma già nel 1989 aveva istituito un museo civico con i materiali di quella mansio (stazione di posta romana) rinvenuta a metà anni ’80, allestito nella sede di Palazzo Venturi. Oggi, dopo circa 6 anni di lavoro intenso, dilatato dai ritardi dovuti alla pandemia ma mai interrotto, il Comune in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, ha deciso di puntare proprio sulla Via Francigena, ribaltando la narrazione dei reperti esposti in una nuova sede e in un nuovo accattivante allestimento, che vede il viaggio e il pellegrinaggio al centro dell’attenzione culturale del territorio.
Una sepoltura etrusca diventa il viaggio nell’aldilà di un guerriero, una serie di anfore danno lo spunto per raccontare gli itinerari delle persone e delle merci, ma soprattutto con il bellissimo mosaico bicromo con scene marine recuperato proprio dalle terme di Baccano, raccontare il valore della sosta e dell’accoglienza, che ha sempre contraddistinto il territorio.
Oggi i pellegrini conoscono bene questo valore a Campagnano, anche in vista del Giubileo del 2025, dopo che nel 2016 venne istituita la Porta Santa giubilare presso il Santuario della Madonna del Sorbo, gioiello delle tradizioni e della devozione campagnanese e del Parco di Veio.
Il MAP racconta anche questo aspetto, una tappa nel percorso, una sosta sul Cammino, non per fissare il tempo, ma per accogliere il viandante con l’ospitalitá che è parte integrante della storia di Campagnano.
Michele Damiani
Archeologo
Specialista Attività Culturali Comune di Campagnano di Roma
Al MAP è disponibile anche il timbro della Via Francigena a Campagnano per tutti i pellegrini!
Galleria fotografica a cura di Antonio Senes
Orari di apertura
MAP – Museo Archeologico del Pellegrino
Piazza Regina Elena, 15 – Campagnano di Roma
Telefono: 06.9015 6248
Email: map@comunecampagnano.it
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