Cercando la ricetta delle pizzinchielle, crepes tipiche campagnanesi, abbiamo scoperto che trovarla scritta è molto difficile poiché, essendo di facile apprendimento, viene solo tramandata a voce corredata dai consigli per eseguirla al meglio.
Poi ci sono sempre le versioni rivisitate, adattate ai gusti e a ciò che si trova nella dispensa ma gli ingredienti sono davvero pochi, semplici e genuini.
Fondamentale però la bravura del dosare bene “a occhio”.
Ecco le versioni che abbiamo trovato:
Prima versione
Ingredienti:
Consigli per dosare bene gli ingredienti:
Seconda versione
Ingredienti:
Procedimento
Prendete una padella (anche antiaderente) dal diametro tra i 18 ed i 22 cm, ponetela sul fuoco e ungetela con una noce di burro, meglio se lardo come da tradizione.
Quando sarà ben calda versate un mestolo di impasto necessario a ricoprire quasi tutta la superficie della padella , stenderla in maniera uniforme inclinando e ruotando la padella leggermente ma abbastanza velocemente, poiché la pastella tenderà a cuocersi subito.
Fate cuocere per 1 minuto a fuoco medio-basso da un lato. Non appena sarà leggermente dorata, giratela dall’altro lato e cuocete anche l’altro lato per 1 minuto circa, aspettando che prenda colore.
Quando sarà pronta, mettetela su un piatto da portata o su di un tagliere, spolverate di pecorino, prendete il bordo della pizzinchiella e fatelo combaciare con l’altro.
Spolverate ancora con pecorino e ripiegate la pizzinchiella ancora a metà in modo da ottenere un ventaglio.
NOTE DELLA TRADIZIONE
La ricetta originale prevedeva solo acqua, farina, vino, un pizzico de sale, non sempre il latte e le uova erano disponibili e la padella untata pe bene co’ lo lardo infirzato llì a na forchetta!
Buon appetito!